La meditazione è un’arte che ha delle regole tutte sue. Ma ognuno può, e deve, crearsi il suo spazio e il suo modo per sentirsi bene con se stesso. Perché è completamente inutile, e senza senso, cercare di meditare quando il fisico e la mente non collaborano.
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Aspetta un attimo, ma non è a questo che serve meditare? Non meditiamo per unire il corpo e la mente in un benessere naturale che porta vantaggi nel tempo? Sì, ma dipende come lo fai.
Per questo motivo le posizioni per meditare sono fondamentali. Un principiante, per esempio, non riuscirà ad affrontare la posizione del Loto nei primi periodi, ma avrà bisogno di una posizione più soft e naturale che gli permette di godere a fondo dei frutti della meditazione.
Infatti, se solo la testa è pronta e concentrata ma il corpo non lo è, la meditazione non produrrà gli effetti sperati ma solo un gran fastidio agli arti. Se non si trova la produzione adatta, il dolore fisico domina i pensieri così intensamente da sopraffare i benefici per la mente post-meditazione. Tutto ciò a cui riuscirai a pensare sarà trovare immediato sollievo alle tue ginocchia e alla tua schiena.
Ma la meditazione è produttiva se sei rilassato e consapevole. E per riuscirci, devi stare comodo.
Posizioni per meditare: il significato spirituale
Le posizioni meditative sono una delle ragioni per cui alcune persone evitano la meditazione. La maggior parte, infatti, non riesce a posizionare le gambe per creare la figura del Loto, ma permettere che una posizione non consona a te ti impedisca di godere dei vantaggi della meditazione è un errore ancora più grande. Ci sono diverse posizioni per meditare molto comode e confortevoli, tutte con l’obiettivo comune di portarti verso la meditazione profonda.
Tutte le figure meditative hanno un tema comune tra di loro: posizione seduta dritta con colonna vertebrale non supportata e base stabile, a raffigurare un albero o una montagna. Qui dentro c’è un significato profondo che fa capire la potenza e la forza dell’individuo: io non sarò spostato, ecco che cosa vuol dire.
La seduta offre anche dei benefici più pratici, favorisce la circolazione del sangue e contribuisce a una postura corretta, anche se sappiamo ti è difficile da credere a causa del non supporto alla spina dorsale. Ma pensi che stravaccarti sul divano ti faccia sentire meglio? Al contrario di ciò che credi, stravaccarti è la cosa peggiore che puoi fare alla tua schiena. Questo perché i muscoli non devono lavorare troppo quando le vertebre sono ordinatamente impilate una sopra l’altra.
Infatti, se guardi con attenzione le posizioni per meditare delle più grandi tradizioni spiritual del mondo, scoprirai che tutte hanno un punto comune tra loro: la stabilità. Si ci siede su una base ampia, profondamente radicata a terra. Il corpo funge da collegamento tra cielo e terra e, per analogia, collega l’esistenza fisica con la dimensione sacra e spirituale dell’essere. E come ti abbiamo accennato nel paragrafo precedente, oltre all’aspetto spirituale, la posizione seduta per meditare conferisce anche alcuni pratici vantaggi per il corpo.
Allineando a colonna vertebrale e aprendo i canali che scorrono attraverso il centro del corpo, la seduta eretta favorisce la buona circolazione del sangue e dell’energia che, a sua volta, contribuisce a ripulire il corpo e la mente su ogni livello. Inoltre, risulta essere molto più semplice rimanere fermi per lunghi periodi in tale posizione. In caso contrario, nel corso del tempo, la gravità ha quella irritante abitudine di portare il corpo verso il basso, causando dolori e fastidi. Ecco perché la posizione per meditare per un neofita è senza dubbio la seduta eretta, capace di mettere in armonia con la natura.
Naturalmente, è sempre possibile appoggiarsi al muro, o almeno così si potrebbe pensare. Il corpo tende a spostarsi in una posizione concava nel momento in cui si appoggia, in ogni direzione, anche se si tratta di una percezione molto sottile. Il punto forte della meditazione è fare affidamento sull’esperienza diretta e non sulla dipendenza da supporto esterno. Questo perché quando ci si trova nelle posizioni per meditare corrette il corpo dice alla mente che è profondamente radicato a terra, aperto alle maggiori potenze del cosmo. Indipendente, ma strettamente connesso alla vita.
Cerca la tua posizione per meditare
Proprio come un albero ha bisogno di radici profonde per non crollare su se stesso durante la crescita, così anche tu avrai la necessità di trovare posizioni comode per meditare che si concentrino sulla parte inferiore del corpo. Questa posizione deve sostenerti per un tempo definito che varia dai 5 ai 15 minuti o anche di più.
I meditatori più esperti hanno creato nel tempo diverse posizioni per meditare che sono entrate di diritto nella tradizione meditativa in quanto sembrano funzionare molto bene per la stragrande maggioranza delle persone. Anche se dall’esterno possono apparire differenti tra loro, tali posizioni hanno in comune l’inclinazione del bacino in avanti che accentua la naturale curvatura della parte bassa della schiena.
In questo articolo corposo vogliamo offrirti una serie di posizioni meditative, dalla più semplice alla più complicata, anche se la facilità delle figure dipende più che altro dal tuo corpo e dal grado di flessibilità. Per esempio, alcune persone si trovano molto bene con la posizione del Loto che, anche se di difficile realizzazione, ha alcuni indubbi vantaggi. Ma ecco quali sono le migliori posizioni per meditare.
1. Seduti su una sedia
Il trucco per meditare su una sedia sta nel posizionare i glutei un po’ più in alto delle ginocchia per portare il bacino in avanti e aiutare a mantenere la schiena dritta.
Prendi una sedia in legno da cucina, meglio se imbottita. Se non la hai, puoi mettere un piccolo cuscino al di sotto dei glutei.
2. In ginocchio
È una tecnica e una delle posizioni per meditare molto popolare tra l’Egitto e il Giappone tradizionale, dove viene chiamata seiza.
Può essere difficoltosa e poco confortevole se non si ha un sostegno adeguato. Metti un cuscino sotto i glutei e tra i piedi. È anche possibile utilizzare un banco di legno appositamente progettato, preferibilmente accompagnato da un morbido cuscino tra te e il legno. In caso contrario, i glutei potrebbero formicolare.
3. Posizione seduta
È una posizione non consigliata per una meditazione di lunghi periodi, perché non è molto stabile e non supporta la spina dorsale.
Basta sedersi su un cuscino con le gambe incrociate. Le ginocchia non devono toccare il pavimento e la schiena deve essere morbida ma dritta.
È possibile stabilizzare la posizione mettendo dei cuscini sotto le ginocchia. Gradualmente, si diminuisce l’altezza dei cuscini, come i fianchi offrono più flessibilità (questo naturalmente accadrà nel corso del tempo). Quando le ginocchia toccano terra, è il segnale che sei pronto per affrontare la posizione birmana o del Loto di cui parleremo in modo più approfondito nei paragrafi successivi.
Si tratta di una posizione per meditare che può essere una valida alternativa a breve termine per chi non può gestire le altre raffigurazioni, per chi non può stare in ginocchio a causa di problemi di salute e per chi non vuole sedersi su una sedia per un qualsiasi motivo.
4. Posizione birmana
È utilizzata in tutto il Sud-Est asiatico. Consiste nel posizionare entrambi i polpacci e i piedi sul pavimento, uno di fronte all’altro. Anche se meno stabile rispetto alla posizione del Loto, è molto più semplice da gestire, soprattutto per chi si avvicina per le prime volte alla meditazione.
Piega una gamba al ginocchio, in linea con la coscia, prima di ruotare la coscia verso il lato. Altrimenti, si rischia di farsi male al ginocchio che viene flesso in una unica direzione, a differenza del giunto sferico e alla cavità dell’anca che possono servirsi di una gamma completa di movimento.
5. Posizione del Loto
È considerata una delle posizioni per meditare per eccellenza. Viene utilizzata in tutto il mondo da migliaia di anni ed è la più stabile di tutte le figure.
Glutei sul cuscino e piede sinistro sopra la coscia destra, piede destro sopra la coscia sinistra. Si consiglia di alternare le gambe in modo da distribuire la pressione in maniera uniforme.
La posizione del Loto si suddivide in altre due versioni: il mezzo Loto e il quarto di Loto. Vediamole entrambe.
6. Mezzo Loto
è più semplice da eseguire rispetto al Loto completo.
Con i glutei su un cuscino, metti un piede sulla coscia opposta e l’altro sul pavimento sotto la coscia opposta. Assicurarsi che entrambe le ginocchia tocchino il pavimento e la colonna vertebrale non si inclini su un lato.
Per distribuire la pressione sulla schiena e sulle gambe, ricordarsi di alternare gli arti inferiori. In altre parole, la gamba sinistra sulla coscia e la destra sul pavimento, poi quella destra sulla coscia e la sinistra sul pavimento.
Nella posizione del mezzo loto entrambe le ginocchia dovrebbero toccare il pavimento.
7. Quarto di Loto
esattamente come il mezzo Loto con la differenza che il piede poggia sul polpaccio della gamba opposta invece che sulla coscia.
8. L’Astronauta
In sostanza, si tratta di una posizione seduta invertita. Invece di poggiare la schiena contro una sedia, si ci trova sul pavimento con le gambe supportate dalla sedia.
Metti un cuscino sotto la testa per dare al collo un po’ di supporto e appoggia le mani sui lati.
Non è difficile capire perché questa particolare posizione per meditare si chiami Astronauta. Sembra, infatti, che si sia pronti a decollare verso le lontane stelle. E in fondo, non è ciò che accade durante la meditazione, quando i pensieri vagano dentro e fuori la nostra coscienza, proprio come le stelle nel cielo notturno?
9. Il Cadavere
Sì, il nome è tutto un programma, ma vi assicuriamo che non è così male come si creda. È la posizione che porta al sonno più delle altre, ma ciò non significa che non valga la pena fare un tentativo. Il Cadavere è una figura estremamente delicata per la schiena ed è molto utile per chi ha problemi nel sostenere una delle posizioni per meditare eretta. È semplice da mettere in pratica ed è adatta anche alla meditazione guidata con l’obiettivo di scansionare il corpo e visualizzare la luce pura.
Per assumere questa posizione, devi semplicemente sdraiare la schiena contro una superficie piana orizzontale, che sia un pavimento o un letto non fa alcuna differenza. Appoggia le mani sui lati con i palmi rivolti verso l’alto (se preferisci, va bene anche il palmo rivolto verso il basso). I piedi devono allargarsi per raggiungere lo spazio delle spalle.
È consigliabile togliersi le scarpe e i calzini durante la realizzazione della figura e utilizzare una coperta per tenersi al caldo, quando necessario.
Posiziona un cuscino sotto la testa per sostenere il collo e, in caso, mettine un altro anche sotto le ginocchia per mantenere la curva naturale della parte bassa della schiena. È inoltre possibile aggiungere un piccolo asciugamano arrotolato sotto l’incurvatura della schiena per un ulteriore sostegno.
Se notate che vi addormentate spesso, è probabile che questa figura sia troppo comoda per te. Il consiglio è provare una delle altre posizioni per meditare che vi abbiamo consigliato e scegliere quella che ti tiene sveglio e comodo al tempo stesso.
10. L’Albero
In questa posizione è sufficiente mettersi a proprio agio con una mano appoggiata leggermente sopra l’altra, entrambe rivolte verso l’alto. Fissa lo sguardo verso il basso per mediare sui tuoi respiri. Non muovere il corpo e non oscillare.
Grazie alla sua facilità di realizzazione, è possibile utilizzare questa figura meditativa quasi ovunque. In coda alle poste, in autobus, in treno, in ufficio, ecc. sarai meno ansioso e comincerai a godere di questi prima fastidiosi momenti di attesa.
Come hai potuto vedere, sono molte le posizioni per meditare che ti possono offrire tutto ciò di cui hai bisogno, dal comfort alla flessibilità al supporto per la schiena. Alcune sono più comode di altre e più semplici da realizzare, ma tutte sono improntate sul benessere sia fisico che mentale, con l’obiettivo di donarti una vita più serena e una forte e sviluppata consapevolezza di pensiero.
Tutto quello che dovrai fare è imparare a capire qual è la posizione per meditare che fa al caso tuo e iniziare, così, il tuo percorso personale che ti porterà a vedere la vita in modo diverso.