Lo stress è uno dei maggiori nemici dell’epoca moderna, in quanto porta con sé una serie di conseguenze di tipo fisico e psicologico, che però possono essere contrastate con la meditazione. Di cosa si tratta? In linea generale, la meditazione è una pratica attraverso la quale si cerca di avere una maggiore padronanza della propria mente, allo scopo di migliorare il proprio benessere psicofisico complessivo.
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Questo, quantomeno, è l’obiettivo più comune per il quale ci si avvicina oggi alla meditazione: a questa disciplina, infatti, si può avere sia un approccio laico, sia un approccio religioso, in quanto diverse tradizioni meditative si sono sviluppate nel corso dei secoli all’interno di diverse filosofie e scuole di pensiero, come la meditazione vipassana o la meditazione zen.
In questi casi, il benessere che deriva dalla meditazione è solo un effetto secondario: il vero scopo di queste discipline è la conoscenza della verità, la consapevolezza della vera natura dell’uomo e del mondo.
Si tratta quindi di una pratica che richiede molta concentrazione, ma anche forza di volontà e soprattutto sarà importante accostarvisi con un atteggiamento di fiducia: al bando gli scetticismi, dunque, per poter godere appieno dei benefici della meditazione.
Una delle forme di meditazione più diffuse è la meditazione yoga.
Cos’è la meditazione yoga
La meditazione yoga è una tecnica che porta ad una maggiore presa di coscienza e di consapevolezza di se stessi e del mondo circostante. Dimentichiamoci certi concetti sbagliati, come quello dell’isolamento dal resto del mondo: la meditazione infatti è una pratica che permette di sentirsi maggiormente connessi con quello che ci sta attorno, senza che tuttavia questo ci coinvolga dal punto di vista emotivo. Con la meditazione yoga si arriva ad una profonda consapevolezza corporale e spirituale di sé stessi.
Dunque la meditazione è qualcosa di estremamente piacevole e soprattutto di benefico per il proprio organismo ma anche per la mente, in quanto consente di ritrovare il proprio equilibrio, fattore fondamentale per il proprio benessere. Del resto questa tecnica consente di ridurre in breve tempo gli effetti dello stress e dei disturbi ansiosi, aiutando il corpo a ritrovare la salute e una buona qualità di vita. Meditare vi consentirà di rilassarvi, sgomberando la mente.
Del resto tutte le tecniche dello yoga, da quelle più fisiche a quelle più mentali, hanno lo scopo di accompagnare alla meditazione, consentendo a chi le pratica di concentrare la propria mente su una parte precisa del corpo, o sul respiro. Facile? Non proprio, ma con la pratica le capacità di concentrazione miglioreranno gradualmente e concentrarsi escludendo la percezione degli stimoli esterni risulterà sempre più facile.
Come funziona la meditazione?
In linea generale la meditazione si basa sulla concentrazione: di solito si inizia focalizzando la propria attenzione su un oggetto, oppure su una frase o una parola, in modo che il resto dei pensieri venga momentaneamente abbandonato. Insomma, un po’ come quando ascoltiamo per lungo tempo una canzone, finché non continua a girarci in testa.
Nel caso della meditazione yoga si tratta però di un processo indotto, che porta così a distaccarsi da tutto il resto. Dunque arrivando a concentrarsi totalmente si riesce a tenere lontani i pensieri che affollano la mente, togliendo l’attenzione dagli stessi. In questo modo ci concentriamo sui nostri cinque sensi, smettendo così di pensare. Tutto il resto scompare, calandoci nel presente a 360 gradi.
Yoga e meditazione: quali differenze
Si può parlare di meditazione yoga, ma di fatto yoga e meditazione in sé sono due pratiche differenti. La meditazione è una sorta di osservazione pura di qualcosa, una contemplazione, che consente di vedere i propri pensieri dall’esterno.
Lo yoga è invece una disciplina fisica, che consente di trovare un legame tra il corpo e la mente. Si parla di meditazione yoga poiché la pratica della meditazione può essere condotta all’interno della pratica dello yoga, unendo i benefici di entrambe le discipline.
Come iniziare a meditare
Naturalmente la meditazione yoga è una pratica da apprendere poco alla volta, sebbene sia molto più accessibile di quanto si possa pensare. Ci sono tuttavia alcune regole da rispettare quando si vuole iniziare a meditare, in modo tale da farlo correttamente.
1. Sedersi con la schiena dritta. Per iniziare a meditare è necessario sedersi su una superficie rigida, che sia su una sedia o sul pavimento, anche con l’ausilio di cuscini o di un tappetino da ginnastica. La posizione ideale è quella con le gambe incrociate e il dorso dei piedi appoggiati sulle gambe opposte. Si tratta di una posizione non semplicissima, per cui si può iniziare anche con una versione facilitata, con i piedi poggiati per terra. Una volta seduti, dovrete immaginare di essere attaccati ad un filo, che dalla testa tira verso l’alto il collo e la colonna vertebrale: questo vi porterà a mantenere una posizione eretta.
2 Rilassare il proprio corpo. Una volta trovata la giusta posizione, la tecnica di meditazione yoga prevede di rilassare il corpo, concentrando l’attenzione su ogni sua parte, partendo dal basso e procedendo verso l’alto. Partite quindi dai piedi, salendo poi verso le gambe, poi al busto, senza scordare le braccia, e via di seguito, concentrando in particolare l’attenzione sulle parti del corpo che durante la giornata tendono ad accumulare maggiormente la tensione, come ad esempio il collo e le spalle. Eseguite questo percorso lentamente, rilassando i muscoli e lasciando andare le tensioni mano a mano che vi concentrate su specifiche aree del vostro corpo.
3. Restare seduti in silenzio. Una volta che si sono compiuti i primi due step, è il momento di fermarsi, di restare immobili, circondandosi dal silenzio. In questo modo acquisirete consapevolezza dello spazio attorno a voi, nonché del vostro corpo.
4. Respirare profondamente. A questo punto bisogna concentrare la propria attenzione sulla respirazione. Utilizzate il diaframma per effettuare dei respiri profondi, avvertendo i vostri polmoni che si gonfiano e si sgonfiano e percependo l’aria che entra ed esce dal vostro corpo.
5. Utilizzare un mantra. La meditazione yoga può essere agevolata utilizzando una sorta di mantra, ossia una frase da ripetere nel corso della meditazione, ad alta voce o nella propria mente. Questo vi aiuterà a concentrarvi meglio.
6. Svuotare la mente. Durante gli esercizi di meditazione yoga dovrete cercare di mantenere la mente rilassata. Questo significa che se pensieri esterni vi sfioreranno la mente, dovrete osservarli senza giudicarli, per poi riportare l’attenzione al vostro corpo.
Quando e per quanto tempo praticare la meditazione yoga
Non esiste un tempo adatto per meditare: scegliete di farlo ogni qualvolta ne avvertite la necessità. Anche il dove non prevede regole fisse, anzi: sebbene le prime volte sia meglio farlo nella tranquillità di casa propria, nel tempo sarà bene imparare a meditare ovunque. Un prato, un parco cittadino, in riva a un fiume o al mare, ovunque insomma riuscite a concentrarvi senza subire distrazioni esterne.
Anche la durata della meditazione yoga può essere variabile: all’inizio meglio se praticate delle brevi sessioni, di circa dieci minuti, ma nel tempo sentitevi liberi di aumentare le tempistiche. Per interrompere la meditazione, quando riterrete che sia il caso, ritornate lentamente a quello che vi circonda, riportando l’attenzione sul mondo esterno.
Muovete lentamente prima le dita e successivamente gli arti, quindi riaprite gli occhi lentamente e sciogliete gradualmente la posizione. Prendetevi il tempo che vi serve per mantenere il senso di calma e pace interiore più a lungo possibile e portarlo con voi nella vostra quotidianità.
Tecniche di meditazione yoga
Quello di meditazione yoga rischia di essere un concetto piuttosto generico e astratto. È bene quindi entrare nei dettagli il più possibile per capire a fondo di cosa si tratta e come si pratica. Esistono infatti molteplici tecniche di meditazione che prendono spunto dallo yoga e che portano ad ottenere risultati simili. Si tratta di percorsi studiati con attenzione nel corso dei secoli passati, specialmente nei Paesi orientali, dove la meditazione yoga è una tradizione che affonda le proprie radici in tempi lontani.
Vi sono comunque degli aspetti comuni che legano tutte le tecniche di meditazione, in primis lo sviluppo della propria consapevolezza: ci sono discipline che lavorano sulla consapevolezza del proprio corpo energetico, altre che puntano sulla consapevolezza del corpo fisico, altre ancora della mente o dello spirito.
Anche lo scopo finale delle diverse discipline è analogo: la conoscenza del mondo e l’autorealizzazione personale. Dunque non esiste una tecnica giusta e una sbagliata, in quanto si tratta di una scelta molto soggettiva. La scelta di una o di un’altra disciplina può infatti dipendere dal carattere, dal momento della vita in cui ci si trova o dal tipo di percorso che si desidera intraprendere. Senza contare che nulla vieta di provare anche tecniche differenti. Vediamone alcune.
La meditazione tantrica
La meditazione tantrica è la base della meditazione yoga, in quanto il secondo nasce proprio dalla cultura tantrica. Queste tecniche di meditazione sviluppano la conoscenza del proprio corpo, partendo dai centri della coscienza, noti coma chakra, e dai cosiddetti canali sottili, noti come nadi. Lo yoga in questo caso lavora quindi sui corpi sottili, in modo da armonizzarli e di risvegliare quella che è nota come coscienza addormentata, o Kundalini, che secondo la tradizione è collocata alla base della colonna vertebrale.
La meditazione taoista
La meditazione che prende spunto dal Taoismo porta a sviluppare una coscienza individuale lavorando sul piano energetico. Secondo questa disciplina, infatti, armonizzare l’energia vitale, nota come qi, porta all’espansione della coscienza.
Questo sistema di meditazione yoga prevede l’utilizzo di pratiche di tipo fisico, con posizioni ben specifiche, come quelle del Qi Gong o del Tai Chi, insieme a pratiche meditative. Dunque la meditazione taoista si basa sui cosiddetti condotti energetici, in cui questa energia interna scorre nel corpo. Energia che spesso può essere bloccata da diversi fattori, come lo stress, la negatività, ma anche un’alimentazione non adeguata. Dunque compito della meditazione taoista è quello di liberare il corpo dalle energie negative, permettendo invece al qi di circolare liberamente. Per ottenere questo risultato vi sono diverse tecniche:
• Lo Xiao Zhoutian è la tecnica più utilizzata nonché la più basilare, e consente di imparare a veicolare la propria energia vitale a piacimento.
• Il sorriso interiore agisce profondamente sull’energia del corpo, attraverso un processo mentale che porta a rilassare ogni organo del proprio corpo, mettendolo nelle condizioni di far scorrere nel modo corretto l’energia vitale.
La meditazione buddista
Gli insegnamenti spirituali di Buddha si sono diffusi in tutta l’Asia, venendo poi approfonditi in modo differente a seconda delle regioni e delle culture, originando molteplici scuole di pensiero. Dunque oggi le tecniche di meditazione derivanti dal buddismo sono piuttosto variegate, sebbene tutte si basino sulla consapevolezza interiore sviluppata attraverso l’osservazione di sé.
Il punto cardine di queste tecniche è sempre quello di concentrarsi sul presente, lasciando da parte passato e futuro. Uno dei metodi più conosciuti è quello della meditazione Vipassana, che porta l’uomo a cercare sé stesso in modo profondo e personale. Questo tipo di meditazione si articola in tre fasi.
1. La prima è denominata Annapana e si basa sull’osservazione del respiro. Dunque dovrete mantenere la vostra mente concentrata sul qui ed ora, percependo il vostro processo respiratorio, che non dovrete influenzare in alcun modo: respirare è un’azione naturale e inconsapevole e concentrando l’attenzione su esso potrete facilmente passare alla seconda fase.
2. La seconda fase è denominata Vipassana, che è la tecnica vera e propria. La vostra concentrazione si dovrà spostare sulle sensazioni che vi provoca il vostro corpo. Dovrete quindi imparare prima a percepirlo, in modo via via più profondo, fino a diventare consapevoli dei processi fisiologici che lo caratterizzano, così come quelli energetici. Questo nel tempo vi porterà ad incrementare la coscienza del vostro corpo e di ciò che vi circonda.
La meditazione Zen
Nella tradizione dello Zen, la meditazione riguarda il piano mentale, che porta all’evoluzione dell’individuo. Nota come meditazione zen, la meditazione che deriva da questa filosofia è più propriamente definita Zazen. In questo caso sarà importante l’ambiente in cui si decide di effettuare la seduta, in quanto si dovrà addestrare la mente a concentrarsi soltanto su una cosa alla volta, tagliando fuori il resto.
Ciò vi aiuterà a prendere consapevolezza del vostro spazio interiore anche in una società come la nostra, dove si è sempre più portati a fare mille cose tutte insieme. Anche in questo caso vi sono diverse tecniche, che vedremo brevemente.
Una delle tecniche più diffuse è la meditazione da seduti. Tale pratica consente di sviluppare la consapevolezza della propria mente, senza essere coinvolti dai pensieri che quotidianamente la affollano.
In questa fase i pensieri scorrono senza coinvolgere direttamente il meditante, che impara ad osservarli dall’esterno, come se fossero di qualcun altro, concentrandosi sul momento presente, sul qui ed ora. Con l’esercizio si sviluppa quindi il cosiddetto satori, ossia uno stato in cui la mente è svuotata e in pace.
Una seconda tecnica è detta Kin-hin, ossia meditazione camminata. Si tratta di uno step successivo, da praticare quando ormai si ha la padronanza delle tecniche di meditazione. Esso consente infatti di meditare anche nella quotidianità di ogni giorno: sull’autobus, in ufficio, mentre si cammina per strada, e via di seguito.
Meditazione yoga nidra
Il termine yoga nidra deriva dal sanscrito: yoga significa letteralmente unione e nidra vuol dire sonno. Dunque la meditazione Yoga Nidra deriva dalla disciplina tantrica e consente di imparare a rilassarsi in modo cosciente. Si induce così un rilassamento totale, sotto il piano mentale, fisico e delle emozioni.
Durante la pratica di questa disciplina sembrerete addormentati, ma in realtà sarete perfettamente coscienti, a un livello di consapevolezza più profondo del normale. Si tratta quindi di un livello intermedio tra il sonno e la veglia, che porta a un rilassamento interiore profondo.
Si vanno a rilassare le tensioni accumulate nella mente ma anche nel corpo, nonché a livello emozionale, in modo da accrescere il benessere psico-fisico. Con lo yoga nidra si rende la mente maggiormente recettiva: essa viene infatti “mossa” da un punto all’altro, sempre mantenendo la consapevolezza di ogni esperienza che viene fatta, senza bisogno di concentrarsi.
Esercizi preparatori allo yoga nidra
Il saluto al sole
Lo yoga nidra prevede una serie di esercizi mirati da fare prima di iniziare la lezione, una sorta di preparazione, per sciogliere la muscolatura e accostarsi così alla pratica al meglio. Tra questi, alcuni cicli del cosiddetto Saluto al sole: si tratta di una sequenza di 12 posizioni, che vanno realizzate con fluidità, con un movimento coreografico, curando in particolar modo la respirazione, che va effettuata dal naso, con la bocca chiusa.
La prima posizione è la posizione della montagna: si sta in piedi a gambe accostate, inspirando. Quindi si espira, portando le mani all’altezza del cuore e unendone i palmi, come se si stesse pregando. La seconda posizione è quella delle mani sollevate: si Inspira profondamente quindi, espirando, si alzano le braccia in alto, spingendo in avanti il bacino.
L’esercizio va fatto contraendo i glutei, in modo da contrarre la schiena all’indietro. La terza posizione è quella del piegamento in avanti in piedi: dopo aver inspirato, si espira piegandosi in avanti, stendendo le mani verso il basso, fino a portarle all’altezza dei piedi, appoggiando i palmi al suolo se ci si riesce.
La quarta è la posizione equestrale: si inspira, quindi espirando si appoggiano a terra le mani, portando la gamba sinistra indietro e piegando la destra. Il ginocchio sinistro andrà appoggiato a terra. La schiena va raddrizzata il più possibile, tenendo lo sguardo fisso in avanti. La quinta è la posizione della tavola, che va fatta trattenendo il respiro: si esegue un plank, tenendo le braccia e le gambe distese, in modo che schiena, collo e gambe formino una linea diritta.
Si passa quindi alla sesta posizione, il saluto con gli 8 arti: dopo aver inspirato, si espira piegando le ginocchia fino ad appoggiarle a terra, senza perdere l’appoggio delle punte dei piedi. Si piegano quindi i gomiti in modo che petto e mento tocchino terra mentre le braccia resteranno perpendicolari al corpo. In questo esercizio si dovrà tenere la zona pelvica distaccata da terra.
Il settimo esercizio, detto cane a testa in su, prevede, dopo aver Inspirato, di espirare scivolando con il busto verso l’alto e in avanti, mentre si spinge sulle braccia. Si dovrà inarcare all’indietro la schiena, tenendo il bacio appoggiato a terra e la schiena inarcata. Lo sguardo va tenuto fisso in avanti mentre le spalle rimarranno abbassate con le scapole vicine tra loro.
L’ottava posizione, cane a testa in giù, prevede, sempre con il solito gioco di inspirazione ed espirazione, di allungare all’indietro le gambe tenendo le braccia tese e distribuendo il peso del corpo tra mani e piedi. I talloni dovranno essere appoggiati a terra. La nona posizione, detta posizione equestre, prevede di appoggiare le mani a terra, portando la gamba destra indietro mentre si piega la sinistra. Il ginocchio e la punta del piede sinistro dovranno essere appoggiati a terra, quindi si raddrizza la schiena il più possibile, guardando in avanti.
La decima posizione, piegamento in avanti in piedi, comporta di piegarsi in avanti, fino a toccare a terra con i palmi delle mani, che dovranno essere al lato dei piedi. In questa posizione ci si può aiutare piegando un po’ le ginocchia. L’undicesima, detta posizione delle mani sollevate, si pratica distendendo le braccia verso l’alto e spingendo in avanti il bacino.
I glutei si contraggono e la schiena viene inarcata all’indietro. L’ultima, detta posizione della montagna, prevede di mettersi in piedi con le braccia stese lungo il corpo e i pollici attaccati alle cosce, facendo un ciclo di tre respiri profondi.
Terminato il saluto al sole, per proseguire nella meditazione yoga si assume la posizione Shavasana: ci si sdraia sul tappetino, supini, tenendo i palmi delle mani verso l’alto e le punte dei piedi rivolte all’esterno, cercando comunque una posizione comoda. A questo punto si può iniziare la mediazione.
Come praticare lo Yoga Nidra
Vi sono diversi modi di praticare lo yoga nidra, in lassi di tempo che variano dai 20 ai 40 minuti a seconda delle esigenze individuali. Il metodo base prevede che si inizi sdraiandosi a terra su un tappetino da ginnastica, con gli occhi chiusi. A questo punto potrete focalizzare la mente sui rumori esterni, nonché su quello che essi provocano dal punto di vista sensoriale.
A questo punto la pratica dello yoga nidra prevede l’utilizzo del Sankalpa: dovrete ripetere per tre volte, nella vostra mente, una frase che sia relativa a propositi di cambiamento, il Sankalpa, appunto. Questo esercizio aiuterà la mente ad accogliere i propositi positivi.
La pratica dello Yoga Nidra prevede poi l’utilizzo di una tecnica denominata “rotazione della consapevolezza attraverso le aree del corpo”: in questa fase il conduttore cita diverse parti del corpo in sequenza, abbastanza rapidamente, chiedendovi di visualizzare tali zone, che di fatto sono le aree presenti sulla corteccia motorio-sensoriale. Questo incrementa la consapevolezza del corpo e di conseguenza stimola il cervello, favorendo il rilassamento.
Finito questo passaggio, potrete portare la consapevolezza sul vostro respiro, che dovrà sempre restare spontaneo e mai forzato, seguendone il percorso e contando le inspirazioni ed espirazioni. Questo consente non solo di rilassarsi e di incrementare la concentrazione, ma anche di risvegliare energia.
L’esercizio continuerà inducendo un rilassamento profondo anche attraverso il richiamo di alcune sensazioni: il conduttore vi chiederà di pensare a sensazioni opposte, come ad esempio leggerezza/pesantezza, freddo/caldo, ecc. Questa esperienza porta a stimolare simultaneamente i due emisferi opposti del cervello.
Le visualizzazioni sono un altro passaggio fondamentale della pratica dello yoga nidra, in quanto consentono di sbloccare i contenuti che si trovano nel subconscio: il conduttore creerà quindi un sogno conscio, attraverso l’utilizzo di simboli, chiedendovi di visualizzare determinate immagini scelte accuratamente. In questo modo emergeranno dei desideri irrazionali e degli schemi, che dovranno essere osservati in modo passivo e immessi nella coscienza. Potete praticare lo yoga nidra anche da soli, essendo voi stessi a guidare la vostra mente.
La pratica dello Yoga Nidra termina quando tornerete gradualmente a uno stato di piena veglia, ripercorrendo lentamente a ritroso il procedimento iniziale che vi aveva portato allo stato di profondo rilassamento. Si riporta quindi la consapevolezza sul proprio corpo, sui suoni e su quanto vi circonda, poi si cerca di uscire dall’immobilità con piccoli movimenti. L’esercizio si conclude seduti in posizione di meditazione, magari recitando il proprio mantra.
I benefici della meditazione yoga
La meditazione yoga è una pratica molto popolare in quanto comporta numerosi benefici, primo dei quali la riduzione dei livelli di stress. Insomma, come affermano anche numerosi studi, l’esecuzione periodica degli esercizi di meditazione yoga porta ad un rilassamento complessivo del corpo e della mente.
Lo stress: cosa comporta
Innanzitutto è bene capire di cosa si sta esattamente parlando quando si nomina il tanto temuto stress e cosa esso provoca nel corpo. Determinati eventi provocano infatti sul corpo una reazione, lo stress, appunto, che incrementa la produzione della molecola Nf-kB; essa attiva la produzione della chitochina, necessaria a combattere gli stimoli negativi, ma che provoca un’infiammazione delle cellule.
Un processo utile sul momento, ma se prolungato nel tempo può portare a dei rischi per l’organismo, come quello di contrarre determinate malattie, o di accelerare l’invecchiamento, o ancora di cadere nella depressione.
L’incremento delle difese immunitarie
La meditazione yoga tra i suoi tanti benefici ha anche quella di rafforzare il sistema immunitario dell’organismo, riducendo il processo di infiammazione cellulare. Questo vi consentirà di prevenire certi malanni comuni, come ad esempio l’influenza o le affezioni delle vie respiratorie. Insomma, meditare consente di stare meglio sotto tutti gli aspetti. Questo, se abbinato ad un’alimentazione sana e genuina, incrementerà il vostro benessere generale. Per questo, lo yoga si lega spesso a uno stile di vita sano, con particolare attenzione alla qualità degli alimenti assunti durante la giornata.
Riduzione del dolore fisico
I ricercatori del North Carolina sono giunti alla conclusione che la meditazione è utile anche per ridurre la sensazione di dolore fisico. Per giungere a questo risultato, il Wake Forest Baptist Medical Center, ha condotto uno studio su un gruppo di persone. I partecipanti, dopo alcune lezioni di meditazioni della durata minima di 20 minuti, hanno ottenuto un calo del dolore fisico.
Riduzione del rischio di malattie cardiache e di ictus
Le patologie cardiache e gli ictus sono tra le principali cause di morte nel mondo moderno. Ebbene, la meditazione può essere un valido alleato per contrastare queste patologie, sia dal punto di vista della prevenzione, sia dal punto di vista della riabilitazione successiva a episodi di ictus o altre patologie a carico del cuore.
Anche in questo caso, gli effetti positivi sono legati alla riduzione dello stress e dell’ansia. In pazienti a rischio o con problematiche cardiache, ansia e stress costituiscono continue fonti di sollecitazione per il cuore, con frequenti episodi di tachicardia e ritmo accelerato.
Grazie alla meditazione yoga è possibile imparare a ridurre e a tenere maggiormente sotto controllo i sintomi dell’ansia e dello stress, allontanando i pensieri che li generano. In questo modo, si agisce positivamente anche sul cuore, sottoposto a minori stimoli negativi.
Incremento della materia grigia cerebrale
Un altro dei benefici della meditazione, riscontrato da altri studiosi americani, sarebbe l’incremento della materia grigia nel cervello. Un effetto che si ottiene già con due mesi di pratica. Secondo gli studiosi, che hanno studiato gli effetti della meditazione sul cervello umano, dopo otto settimane si palesano importanti effetti sulla reazione allo stress, sulla memoria e sull’empatia. Inoltre cresce la densità della materia grigia nella zona dell’ippocampo.
La meditazione negli ospedali
In alcune strutture ospedaliere le pratiche della meditazione yoga nei reparti oncologici stanno trovando spazio nei percorsi terapeutici, in quanto il rilassamento provocato dalla meditazione e dallo yoga influisce positivamente sull’umore, migliorando le capacità psicologiche ed emotive del paziente nel gestire la malattia.
Non solo: il rapporto tra meditazione e cancro va sicuramente ulteriormente indagato, ma esistono alcuni studi che dimostrano come la riduzione dello stress possa avere un’influenza sulla percentuale di mortalità in seguito a tumore al seno o alla prostata.
Recuperare il contatto con la natura
Il rapporto con la natura è fondamentale per il benessere. Una passeggiata nel verde, infatti, porta a tutti un’immediata sensazione di rilassamento e di pace con il mondo. Per questo se deciderete di meditare in mezzo al verde, queste sensazioni verranno amplificate, in quanto le tecniche di meditazione yoga consentono di ritrovare la connessione con il mondo circostante e quindi anche un contatto più profondo con la natura. Questo è uno dei motivi per cui molti centri dedicati alla meditazione sono collocati in boschi o zone verdi isolate.
Incremento della produttività
Un altro effetto benefico da non trascurare quando ci si approccia alla meditazione yoga è l’incremento della produttività sul lavoro. Dal momento che la meditazione si fonda prevalentemente sull’aumento delle capacità di concentrazione, va da sé che questo si traduce in un beneficio anche in altri ambiti nei quali la concentrazione è estremamente importante, come nello studio o sul lavoro.
La meditazione aiuta ad accrescere la produttività proprio perché facilità la capacità di stare concentrati per lungo tempo, eliminando le distrazioni dalla propria mente. Questo beneficio risulterà evidente tanto più si praticherà la meditazione e si miglioreranno le proprie capacità.
Questi effetti positivi sono particolarmente evidenti in chi pratica discipline sportive: la meditazione yoga insegna a focalizzarsi su un unico pensiero, in questo caso l’obiettivo della competizione, ignorando gli stimoli esterni, che possono essere la preoccupazione, la tensione, dolori fisici, ma anche la presenza di distrazioni come un grande pubblico.
Anche parlare in pubblico può diventare più semplice, poiché risulta più facile concentrarsi sulla propria esposizione allontanando la mente dall’agitazione e dal pensiero della presenza di pubblico in sala, dal senso di timore legato alla sensazione di avere gli occhi di tutti puntati addosso.
Aumento dell’empatia e miglioramento delle relazioni
Oggigiorno i rapporti tra le persone sono particolarmente complessi. Per renderli più semplici, è importante esercitare l’empatia, ossia riuscire a comprendere meglio gli altri. In questo la meditazione è un’utile alleata, in quanto favorisce comportamenti virtuosi, che vi porteranno a sentirvi più a vostro agio in mezzo agli altri, ma soprattutto a capirli.
Questo avrà effetti positivi sulle vostre relazioni interpersonali. Si sviluppano infatti una serie di emozioni positive, che portano ad avere un atteggiamento di amore sia verso se stessi sia verso il prossimo, anche grazie all’accettazione di sé. Si tratta di un beneficio che spesso si riscontra anche in pazienti sottoposti a psicoterapia, che faticano a sviluppare questa parte della propria emotività.
Alleviare la depressione e l’ansia
Lo stress quotidiano, specialmente se non avete una grande capacità di sopportazione, può provocarvi problemi anche importanti, come ansia o depressione. A questo proposito la meditazione yoga è uno strumento importante per alleviare queste sensazioni, specialmente se abbinata a particolari tecniche di rilassamento.
Naturalmente, la meditazione yoga non costituisce di per sé una terapia o una soluzione definitiva per questo tipo di patologie, ma può avere un forte impatto positivo sul tono dell’umore, facilitando la produzione della serotonina, e sulla capacità di tenere la mente sotto controllo quando i pensieri ossessivi dell’ansia o quelli negativi della depressione fanno capolino. Con una buona capacità di concentrazione, è possibile per esempio placare i sintomi di un attacco di panico quando ci si accorge che stanno per insorgere.
Ridurre i sintomi di queste malattie porta ad un maggiore senso di sicurezza e di fiducia nella possibilità di sconfiggerle in modo definitivo, facilitando di conseguenza anche il percorso terapeutico.
Imparare a gestire lo stress da multitasking
Sempre più spesso oggi siamo portati al multitasking, ovvero la pratica di portare avanti più cose in contemporanea. Si tratta però di un falso mito positivo, in quando nella realtà è una notevole fonte di stress. Spostare continuamente la concentrazione da una cosa all’altra, infatti, è un’attività molto faticosa per il cervello, che porta a una distrazione generale e ad un senso di insoddisfazione.
Inoltre, la sensazione di riuscire a concludere molti compiti è fasulla: in realtà, le dispersioni temporali sono maggiori e con gli sprechi di tempo ed energie, nel passare costantemente da un’attività a un’altra, aumentano.
Secondo quanto emerso da una ricerca effettuata in Arizona sul personale delle risorse umane di un’azienda che è stato sottoposto alla meditazione per due mesi, abbinata alle tecniche di rilassamento del corpo, è emerso che per questi i livelli di stress prodotti da un test sul multitasking si sono ridotti notevolmente, senza contare che il gruppo di lavoratori che aveva praticato la meditazione ha mostrato una memoria migliore e una maggiore capacità di concentrazione.
Migliorare la creatività
Ebbene sì: chi fa un lavoro creativo dovrebbe meditare di più. La pratica della meditazione comporta infatti effetti positivi sulla creatività individuale, per cui chi effettua regolarmente questo tipo di esercizio riuscirà a estrinsecare meglio il pensiero creativo anche di fronte a un compito affidato dall’alto.
Imparare a conoscere se stessi
Fare meditazione yoga significa intraprendere un viaggio interiore, che vi porterà a una maggiore consapevolezza di voi stessi. Questo vi aiuterà quindi a interpretare meglio le vostre emozioni e a canalizzarle in una certa direzione, prendendo decisioni più consapevoli per portare la propria vita nella direzione che si desidera.
I benefici della meditazione per i bambini
Secondo gli studi effettuati sul tema, si è scoperto che la meditazione può portare notevoli benefici anche ai più piccoli, nei quale riduce i sintomi di depressione nonché lo stress psicosomatico. Consente inoltre di diminuire le ostilità e i conflitti che spesso si generano in tenera età con i coetanei. I bambini che praticano la meditazione soffrono meno di ansia, mentre ottengono un miglioramento della memoria e una maggiore cura di sé. Le emozioni positive e l’autostima sono amplificate e si accrescono le sensazioni di benessere e felicità.
Con la meditazione yoga nei bambini vengono incrementate le abilità sociali e la consapevolezza di sé, con un conseguente migliore rendimento scolastico. Anche la qualità del sonno tende a migliorare. Complessivamente il bambino che svolge la meditazione vede accrescere le proprie qualità personali, nonché l’apertura mentale. Diventa più curioso e compassionevole, empatico e fiducioso verso il prossimo. Anche la salute fisica del piccolo trae beneficio dalla meditazione.