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Ad oggi, la forma più conosciuta, discussa, chiacchierata (ma, vedremo, non la più efficace) dei metodi per migliorare la meditazione e i suoi effetti sulle onde cerebrali, è quello dei “suoni binaurali” o “battiti binaurali”.

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C’è sempre stata molta curiosità a riguardo delle tecnologie in grado di modificare gli stati di coscienza e alle tecniche al servizio della crescita personale.

Nei primi anni 2000 si era diffusa una vera e propria moda di usare appositi audio mp3 da ascoltare per raggiungere più o meno qualsiasi risultato. Era esploso anche il fenomeno i-Doser, una “droga udibile” che per un breve periodo ha fatto credere di avere gli stessi effetti delle droghe chimiche “tradizionali”. Ovviamente era una bufala!

Ancora più indietro nel tempo possiamo trovare già decine di studiosi, stranieri e italiani, che proponevano i loro rilassamenti accompagnanti da questi suoni binaurali.

I suoni binaurali sono diventati molto popolari nel corso degli anni, tanto che per molte persone l’idea di rilassamento e meditazione è inseparabile da queste tecniche.

Si tratta di un mito diffuso e fuorviante secondo il quale i battiti binaurali e i diversi prodotti che si basano su questa tecnologia, siano un metodo efficace per migliorare la mente e le sue prestazioni globali.

In realtà non c’è nulla di scientifico in queste credenze, non ci sono “avanzatissime tecnologie” in grado di farci entrare per magia in stati di consapevolezza alterata.

La meditazione scientifica moderna si ispira ad antichissimi principi della meditazione che non contemplano di certo i suoni binaurali. A quanto pare la migliore pratica di rilassamento e meditazione non ha bisogno di questi artifici uditivi tecnologici che, anzi, potrebbero addirittura ostacolarla. Vediamo perché.

Che Cosa Significa Davvero Meditare?

Meditare significa portare un certo tipo di attenzione alla realtà che ci circonda e alla realtà fattuale dei tuoi pensieri. L’obiettivo non è quello di distaccarti dalla realtà per rilassarti o per entrare in una sorta di trans piacevole. Si tratta semplicemente di allenare la consapevolezza a restare nel presente in modo intenzionale, senza giudicare e senza aspettative.

Queste sono le basi di ogni principio di meditazione che ci sia stato tramandato, come anche di molte pratiche ipnotiche e terapeutiche.

Definiamo i Suoni Binaurali

I suoni binaurali si sono sviluppati per alterare lo stato di coscienza e portarlo ad un livello di funzionamento più dissociato.

La teoria si basa sulla risonanza, un fenomeno fisico-acustico che avviene tra corpi che vibrano tra di loro: presi tre corpi che vibrano a frequenza diverse, posti vicini tra loro tenderanno a raggiungere una frequenza media della loro vibrazione, influenzandosi vicendevolmente.

Questo fenomeno ha molto a che fare con il funzionamento del cervello, ma siamo sicuri che possa davvero aiutarci nella meditazione, così come ci viene decantato dai sostenitori dei suoni binaurali?

Come si può intuire da quello che è stato scritto più sopra, la risposta è no! La meditazione è un esercizio prima di tutto di attenzione che, come effetto collaterale, può farti sentire rilassato e rigenerato.

meditazione

L’idea dei suoni binaurali che, entrando dalle nostre orecchie e combinandosi nel cervello dovrebbero sincronizzarsi in una frequenza assimilabile con quelle delle onde alpha, è un po’ come dire che ascoltando della musica heavy metal ci si eccita e ascoltando della musica più tranquilla e lenta ci si tranquillizza.

Questo esempio è vero, ma siamo sicuri che per lo stesso meccanismo sia possibile essere indotti ad uno stato di meditazione?

La risposta è dubbia per diversi motivi, primo tra tutti il fatto che la nostra scatola cranica vibra a frequenze molto diverse, e mentre la parte frontale può essere in beta, quella occipitale può essere in alpha e quelle temporali ancora in un‘altra frequenza.

Attenzione, non si sta affermando che la tecnologia, i suoni e la musica non possano aiutare la tua seduta di meditazione o a rilassarti, ma solo che le teorie riguardanti i suoni binaurali fanno acqua da tutte le parti.

L’ipotesi della risonanza binaurale viene smentita dall’esperienza quotidiana: prendendo ad esempio le vibrazioni prodotte da un aereo di linea, ai passeggeri in viaggio, secondo le proprietà binaurali dovrebbe esplodere il cervello.

Anche il computer che stai usando in questo momento vibra, il processore raggiunge frequenze altissime, ma non modifica assolutamente il tuo stato di coscienza.

Banalizzando, c’è un esempio in cui un suono può perturbare il mio stato di coscienza, come ad esempio il suono di schiamazzi notturni dei vicini di casa. Ma in questo caso l’alterazione non avviene con i meccanismi proposti dai sostenitori dei battiti binaurali.

Perché Sono Così Diffusi gli Audio Binaurali Per la Meditazione?

  1. Per pura moda
  2. Per aumentarne il valore percepito di un prodotto di rilassamento
  3. Per la tendenza naturale umana a volere tutto, subito e senza sforzo

Se viene detto che per raggiungere alti livelli di meditazione occorrono anni di allenamento, e che non ci sono scorciatoie, questa informazione può frenare l’entusiasmo.

Se invece ci viene proposto un audio ad alta tecnologia per il rilassamento che ti permette con un paio di cuffie di raggiungere gli stessi risultati dei monaci tibetani, allora decantiamo il metodo formidabile.

Come diceva Italo Calvino: “Diffidate da tutto quello che è facile

Insomma, non esiste ancora una “tecnologia” che si possa sostituire alle pratiche della sana meditazione che ci sono state tramandate per millenni.

Serve esercizio, dedizione e motivazione per raggiungere i migliori risultati sulla capacità di focalizzare la nostra mente.

Nessun dispositivo tecnologico è, per ora, in grado di sostituirsi a tutto questo.

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